Prima
Occorre capire le esigenze formative, che sono legate sia all’attività dell’azienda ma anche al contesto normativo generale e specifico di settore; occorre valutare le competenze in entrata degli allievi verificando le loro conoscenze e abilità, per valorizzarle e ottimizzare i tempi della formazione. In base a queste informazioni, l’associazione aiuta il cliente a formulare un piano formativo coerente e congruo defininendo gli obiettivi ed il contenuto del corso. A questo punto al cliente/agenzia formativa si affianca il capocorso, il quale dà il proprio contributo per individuare il cantiere idoneo per svolgere il programma formativo definito, analizzando gli aspetti logistici e cantieristici, e collabora alla valutazione dei rischi del cantiere elaborando in forma grafica un piano dei lavori, dove sono posizionate le squadre, le attrezzature, i depositi del legname e le chiusure di cantiere. Il capocorso, nel corso di un sopralluogo preliminare, verifica il piano delle emergenze, nel quale devono essere chiaramente individuati accessi, comunicazioni e procedure di primo soccorso. Infine egli, visto il profilo degli allievi, forma le squadre in formazione e le associa all’istruttore giusto per esperienza lavorativa e caratteristiche personali.
Durante
Finalmente il corso parte….. e dopo una brave ma importante lezione teorica del capocorso, gli allievi sono all’opera affidati ad un istruttore forestale. questi sarà il loro insegnante e angelo custode durante i giorni di corso. Con dimostrazioni pratiche farà vedere come il lavoro deve essere eseguito a regola d’arte; con schemi e modellini eseguiti direttamente in bosco aiuterà gli allievi a capire i contenuti teorici delle lezioni. insegnerà che sicurezza e efficienza nel lavoro sono due facce della stessa medaglia, farà capire che il lavoro da boscaiolo è fatto con le mani, ma innanzitutto è la testa che va usata, parafrasando una citazione di adriano olivetti.
L’istruttore è anche il preposto alla squadra e sotto la sua diretta responsabilità lavorano gli allievi, con impegno e disciplina, ma il clima è disteso e allegro. le indicazioni e correzioni sono indirizzate cercando di utilizzare i modi ed il linguaggio lui più consoni.
Il capocorso sovrintende al lavoro delle squadre, mettendosi a disposizione con umiltà per compiti di supporto all’istruttore, quali la sostituzione di un attrezzo rotto o il servizio di una tazza di the caldo, ma senza mai dimenticare che il suo compito è quello di verificare l’avanzamento delle attività e guidare gli istruttori verso il raggiungimento degli obiettivi didattici del corso.
A fine giornata istruttori e capocorso discutono in un briefing serale l’attività della giornata e pianificano quella successiva. L’apprendimento di ciascun allievo è discusso collegialmente, mentre gli istruttori ricevono consigli e osservazioni dal capocorso sulla didattica effettuata. In caso di allievi che mostrino particolari difficoltà, possono essere previste lezioni integrative; parimenti qualche allievo dal carattere esuberante potrà ricevere un richiamo all’ordine.
Il capocorso periodicamente informa il responsabile del corso sull’andamento delle attività formative e lo informa tempestivamente di eventuali problematiche emerse, al fine di trovare insieme a quest’ultimo la migliore soluzione.
Dopo
Al termine del corso il processo di valutazione iniziato il primo giorno trova la conclusione con un giudizio espresso congiuntamente da istruttore e capocorso: occorre stabilire se l’allievo ha raggiunto le competenze attese per il corso e con quale livello di capacità. Il giudizio è formulato attraverso cinque gradi: insufficiente, sufficiente, discreto, buono e ottimo. In alcuni casi si possono svolgere test finali oppure prove di esame pratiche. Il giudizio sarà poi discusso dall’istruttore con ciascun allievo al termine delle attività in un confronto aperto e rispettoso dei ruoli di ciascuno.
I documenti di fine corso
La burocrazia vuole la sua parte anche in questo caso….. ma in effetti una serie di documenti scritti permette di tracciare utilmente l’attività svolta; la scheda di valutazione dell’allievo, il resoconto dell’istruzione impartita dall’istruttore per ciascun allievo, la relazione di fine corso, sono tutti documenti redatti e firmati da capocorso e istruttori. Essi saranno poi custoditi per almeno 5 anni dalla agenzia formativa e/o dalla segreteria dell’associazione permettendo di dare un riscontro puntuale al committente ed agli organi di controllo (regione, asl, magistratura) dell’attività svolta durante l’attività formativa.